La donna di Beirut che rubava parole ai grandi scrittori


CATEGORIA: Fuori pista

Ho terminato di leggere “An Unnecessary Woman” di Rabih Alameddine. Romanzo affascinante ambientato a Beirut,  un invito alla virtù salvifica della letteratura, con una protagonista indimenticabile, Aalya, che ama una cosa sola, i libri. E’ a loro che si è dedicata totalmente prima come libraia appassionata, poi come traduttrice di classici. Aalya non pubblica i libri tradotti in arabo, li chiude in scatoloni che impila con scrupolo ed ogni anno ne inizia uno nuovo.
La narrazione è costellata da tante citazioni, tante parole “rubate” ai grandi scrittori. Eccone due.

Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso neanche sperare di essere qualcosa.
A parte questo, ho dentro di me tutti i sogni del mondo.                 Álvaro de Campos

La mia testa è come un lucernario.
Il mio cuore è come l’alba.                                                Edward Hirsch

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